Una Marina di Libri: L’editoria in Sicilia

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In Italia esistono diverse fiere e festival dedicati al mondo del libro e dell’editoria; oltre ai più famosi a livello nazionale come il Salone Internazionale del Libro di Torino o Più Libri Più Liberi di Roma, quest’anno noi de Lapaginabianca.docx abbiamo partecipato anche a Una Marina di Libri, con sede a Palermo, che da poco ha visto concludersi la sua quattordicesima edizione. 

Aperta ad appassionati, esperti del settore, studenti, ma anche semplicemente a tanti curiosi Una Marina di Libri ha attirato più di ventimila visitatori nelle quattro giornate all’insegna di manifestazioni culturali, laboratori e, ovviamente, presentazioni di libri. Tra gli ospiti più celebri sono stati presenti anche Alessandro Barbero con il suo nuovo volume edito da Sellerio, Chiara Valerio e tante altre illustri personalità dell’editoria italiana e non solo. 

Il tema di quest’ultima edizione è stato “Il fascino dell’eresia”; questo perché, parafrasando le parole del direttore artistico Gaetano Savatteri, in un momento di conformismi culturali è proprio la forza della parola che può abbattere l’indolenza e la rassegnazione a cui si assiste quotidianamente, soprattutto nei confronti della cultura. Anche Palermo, però, con Una Marina di Libri, aggiunge la sua voce ad un coro di eretici che rifiutano di basare le loro attività solo su logiche di profitto e lottano, invece, per continuare a diffondere una maggiore consapevolezza culturale in una regione in cui forse si dà poco spazio a tutto questo. 

Il festival è stato un prezioso momento di dibattito su diversi temi; particolarmente interessante è stata la presentazione del volume L’Arte in Sicilia di Sergio Troisi (Edizioni Kalós); qui con la puntuale moderazione di Felice Cavallaro ci si è concentrati proprio sulla valorizzazione artistica del territorio siciliano che possiede un immenso patrimonio dal punto di vista storico-culturale, spesso sconosciuto ai più e non facilmente raggiungibile a causa di gravi mancanze nelle infrastrutture. Degno di nota anche l’incontro dedicato al libro I beni confiscati alla mafia di Rosa Laplena in cui le testimonianze di diverse associazioni legate, appunto, alla lotta contro la criminalità organizzata hanno fatto luce sulla situazione dei beni confiscati e a come vengono gestiti dalle autorità competenti. 

Si tratta solo di alcuni esempi di un festival ricchissimo di appuntamenti in cui sarebbe stato impossibile partecipare a tutti. La Sicilia, con il suo calore, ha accolto ospiti da tutta Italia e più di settanta case editrici indipendenti hanno esposto i loro cataloghi, incontrando, in alcuni casi anche per la prima volta, i lettori palermitani. Non solo libri però, quest’anno gli eventi hanno coinvolto anche artisti, musicisti e compagnie teatrali che hanno trovato espressione sui palchi di Una Maria di Libri attraverso rappresentazioni e laboratori per i visitatori di ogni età. Si è cercato anche di aprire le porte a percorsi gastronomici, con pranzi e aperitivi a tema dedicati a diverse tradizioni culinarie legate in qualche modo alla Sicilia, dalla Spagna al Maghreb. 

Personalmente, pur ammettendo di essere di parte, ciò che più resterà impresso nella mia mente è la passione negli occhi (e nelle occhiaie) di chi ha lavorato sodo per rendere possibile questo evento. Ho avuto modo di confrontarmi con volontari, organizzatori, editori e sponsor sempre in prima linea per offrire la migliore esperienza possibile ad ospiti e visitatori. Posso dire di aver avuto la conferma che esistono ancora gruppi di eretici pronti a spendersi per il mondo della cultura, disponibili a dibattere insieme di temi storici, linguistici e sociali anche mentre si spostavano sedie, tavoli e microfoni. Questi sono gli ingredienti che alla fine rendono unica l’esperienza di festival come Una Marina di Libri.