Il fascino del volontariato risiede nella gioia dell’agire per creare un progetto da cui non si traggono unicamente benefici personali. Malgrado l’indiscutibile bellezza di quest’idea, i meccanismi del mondo in cui viviamo non permettono di raggiungere risultati rilevanti con le sole forze di gesti disinteressati. Anzi, l’esperienza delle B Corp dimostra come, attraverso il mondo dell’imprenditoria, alcuni obiettivi si possano realizzare con più facilità: questo è esattamente il caso di Treedom.
Treedom è una Start Up italiana nata a Firenze nel 2010 con un obiettivo molto chiaro: “Let’s green the planet”. Il team di Treedom ha ideato un modello di business di successo grazie al quale si è riusciti a piantare quasi tre milioni di alberi in tutto il mondo. La modalità è molto semplice: basta entrare sul loro sito e acquistare con pochi click un albero da piantare in una determinata località. Ciascuna pianta, inoltre, viene regolarmente registrata sulla piattaforma ed è munita di una carta d’identità con tanto di fotografia allegata.
Tra le sue attività è molto interessante la sezione “Treedom for Business”: esistono molte aziende che oggi utilizzano il cosiddetto greenwashing come buona pubblicità per speculazioni non esattamente eco friendly. Treedom, invece, concede l’opportunità alle compagnie che non si occupano direttamente di ecologia di poter dare un loro contributo, acquistando dei pacchetti di alberi a prezzi ragionevoli in giro per il mondo. In questo modo le aziende possono, in qualche modo, migliorare la loro immagine agli occhi di un’opinione pubblica che, per fortuna, è sempre più attenta all’etica.
Per fare qualche esempio, alcune delle compagnie con cui collabora sono: Colgate, Samsung e Toyota. Anche il team di Lapaginabianca.dox ha deciso di creare la propria foresta, in quanto rientra nei nostri valori l’idea di poter contribuire anche con piccoli gesti ad attività di salvaguardia ambientale.
Ovviamente la strategia di collaborare con compagnie di successo è molto vantaggiosa per accrescere la visibilità di Treedom ma l’obiettivo dell’azienda non riguarda solo l’aspetto ecologico: un altro punto importante, ben visibile all’interno del codice etico dell’azienda, è la sostenibilità sociale. Attraverso il modello di business creato da Treedom, infatti, si ha la possibilità di coinvolgere e supportare gruppi di contadini in tutto il mondo che fanno parte di piccole cooperative e/o di comunità ristrette. Gli alberi che vengono acquistati sono affidati alle loro cure con il sostegno tecnico e finanziario dell’azienda.
In particolare, i progetti di Treedom devono essere gestiti in conformità con la metodologia “Treedom standard” che si articola in quattro fasi:
Analisi di fattibilità, start up e formazione, dove le cooperative devono presentare il progetto e la documentazione conseguente, spiegandone tutte le caratteristiche come durata o posizione geografica. Successivamente si passa alle attività agroforestali e si procede alla preparazione dei terreni, delle specie e al trapianto dell’albero da noi scelto, con tempistiche in funzione di cicli stagionali e clima. Finita la fase di trapianto degli alberi, questi vengono fotografati e geo-localizzati. Le informazioni vengono successivamente date a Treedom che si occupa del controllo qualità delle immagini inviate, verificando le specie e i luoghi dove si è piantato. Infine si effettuano controlli a campione su tutti i progetti attivi, al fine di verificare il loro corretto svolgimento.
Treedom, in particolare, si impegna in progetti agroforestali che possono essere definiti come un sistema di gestione delle risorse naturali dinamico ed ecologico che, attraverso la produzione di prodotti agricoli nelle foreste, diversifica e sostiene la produzione per maggiori benefici economici, sociali e ambientali per gli utenti del territorio.
I paesi con cui Treedom ha creato collaborazioni con gli enti nazionali sono molti e sono presenti in tutti i continenti: ad esempio in Camerun, nel 2010, è partita la storia di Treedom e da quell’anno sono stati piantati oltre 150.000 alberi nel paese, coinvolgendo quasi 10.000 contadini locali nelle attività di piantumazione promosse insieme ai partner locali: IRAD e SAFE.
Le zone dove sono stati attivati i progetti agroforestali si trovano nei dintorni della capitale Yaoundé e nei dintorni della Riserva Faunistica di Dja.
Trovandosi nella cosiddetta “fascia del cacao”, compresa tra 20° parallelo sud e 20° nord, l’attività di piantumazione si è concentrata sul cacao, la quale è stata affiancata da altre specie di piante che ne favoriscano la crescita e la produttività.
Il gran numero di alberi piantati ha permesso di assorbire significative quantità di CO2, contrastare la desertificazione, l’erosione dei suoli e stabilizzarne così l’assetto idrogeologico, oltre alla conservazione della biodiversità.
In Italia, treedom è attiva in Sicilia dal 2013, quando è stato avviato il progetto in zona Motta Sant’Anastasia in collaborazione con la Cooperativa Beppe Montana che si occupa del recupero sociale e produttivo dei beni liberati dalle Mafie, per ottenere prodotti di alta qualità, attraverso metodi rispettosi dell’ambiente e della dignità della persona.
Ad oggi sono stati piantati quasi 7.000 alberi che hanno apportato benefici ambientali e sociali. Questi ultimi sono riscontrabili soprattutto in un rapporto rinnovato tra giovani svantaggiati e territorio. Inoltre, si è portata avanti una campagna di rivalutazione territoriale nel rispetto di legalità e giustizia, tematiche particolarmente delicate per la popolazione del posto.
Nel 2016 ha preso avvio il progetto chiamato “Green Work Experience for Autistic People” realizzato con l’Associazione Carpe Diem - Insieme per l’Autismo Onlus, che ha un duplice fine: favorire il miglioramento del paesaggio attraverso il nuovo impianto di alberi e favorire l’occupazione e la socializzazione, attraverso il lavoro, di giovani affetti da patologie dello spettro autistico.
Ci sono invece progetti che Treedom deve ancora realizzare come quello in Guatemala in collaborazione con AMKA Onlus che prevede la piantumazione di alberi da frutto, nell’area rurale del Petén a nord del Guatemala coinvolgendo le comunità locali.
Gli alberi che verranno piantati sono vari e tutti da frutto, come Lime, Mandarino, Mango, Cacao, Guava e Arancio, e saranno posti in sistemi agroforestali su piccola scala, secondo i principi della Permacultura, che mira ad integrare spazi verdi in aree antropizzate. Tale approccio imita i processi naturali creando consociazioni di specie diverse che andranno a costituire un sistema complesso dal punto di vista Fisico, Chimico e Biologico.
Con il suo modello di business Treedom, ad oggi, ha creato una community di più di 900.000 membri che continuano ad aumentare esponenzialmente. In questo modo, riesce a portare avanti contemporaneamente la missione ambientale per la riduzione di CO2, la riforestazione dei territori e il progetto di sostegno a piccole associazioni locali.
A cura di Aurora Cino e Andrea Santini