A maggio ho preso parte al Salone Internazionale del Libro di Torino.
Girando per Lingotto Fiere mi sono chiesto come sarebbe stato “Il Bosco degli Scrittori”, ideato da Aboca edizioni, e raccontato nell’intervista dell’anno precedente fatta all’addetto stampa Lorenzo Canali.
Arrivato al padiglione Oval, ho notato che il bosco era più grande rispetto allo scorso Salone del Libro. Nuove strutture, ambienti e circa 200 specie vegetali hanno permesso un afflusso maggiore di persone.
Questo mi ha dato l’idea di fare un video intervista per raccontare le differenze e le migliorie fatte al progetto a distanza di un anno.
Daniele Pasquini, addetto stampa di Aboca edizioni, ci ha raccontato che lo scopo del progetto è dare la possibilità al pubblico di riappropriarsi del concetto che vede Uomo e Natura sempre connessi, non solo attraverso la collana cartacea, ma anche attraverso la versione fisica del “Bosco degli scrittori”.
Per questa edizione del 2023, l’argomento cardine di Aboca e del Salone è stato la biodiversità vegetale, in collaborazione con il Biodiversity National Future Center, che vede la presenza di differenti comunità vegetali.
Insieme, abbiamo ipotizzato un Salone con stand “più verdi”, ricavati da materiale vegetale di recupero, così da riconoscere l’importanza del riciclo e della conservazione della natura.
La presenza delle piante creerebbe, inoltre, un ambiente più fresco e ossigenato, ideale per un edificio chiuso, soprattutto quando il tempo non permette alle persone di uscire dai padiglioni con agiatezza per poter vivere a pieno le aree esterne del Salone internazionale del libro di Torino.
Ringrazio Aboca edizioni, sotto la figura di Daniele Pasquini, per la disponibilità nel raccontare un bellissimo progetto che, da due anni, mi affascina sempre più.
Buona Visione!